Poco trasparenti. Così sono stati giudicati dall'Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) i comparatori di prezzo della Rc auto delle diverse compagnie assicurative. Nella pratica vengono pubblicizzati solo quelli con cui sono stati stretti rapporti commerciali e che quindi forniscono provvigioni. Dalle verifiche sono emersi diversi profili di criticità per i consumatori.
La comparazione è basata esclusivamente sul prezzo, senza tenere conto dunque di altri elementi, quali "i contenuti contrattuali, in termini di differenti coperture offerte e di caratteristiche dei prodotti", un fattore che non permetterebbe di "valutare l'effettiva convenienza", che dipende anche da "massimali, rivalse, esclusioni, specifiche modalità di liquidazione dei sinistri".
Ciò comporta il confronto di prodotti disomogenei e non sempre adeguati alle esigenze assicurative dei consumatori, rischio amplificato dalla diffusa pratica dell’abbinamento automatico di coperture accessorie non richieste dall’utente. Inoltre, i siti fanno largo uso di messaggi pubblicitari formulati in modo da ingenerare nei consumatori il convincimento di poter ottenere notevoli risparmi (“fino a 500 euro”) e di acquistare il “miglior prodotto” o di rivolgersi alla “migliore impresa”. Non indicano tuttavia i criteri di valutazione dei prodotti e delle imprese né le basi di calcolo del risparmio promesso.
L’indagine ha riguardato 6 siti comparativi: Chiarezza.it, Comparameglio.it, Facile.it, Segugio.it, 6Sicuro.it e Supermoney.it. Per rimuovere tali criticità IVASS è intervenuto sugli intermediari assicurativi che gestiscono i siti comparativi oggetto della indagine chiedendo di adottare specifiche misure correttive da apportare entro il 31 gennaio 2015.
1. I siti comparano solo (o prevalentemente) i prodotti di poche imprese con cui hanno stipulato accordi e da cui percepiscono provvigioni in relazione a ciascun contratto stipulato2. Il numero delle imprese comparate è di molto inferiore al numero complessivo delle imprese - 68 - che operano nel ramo r.c. auto. L’unico sito, non commerciale, che oggi compara tutte le imprese è quello pubblico gestito dall’IVASS e dal MISE (www.tuopreventivatore.it).3. I siti fanno largo uso di messaggi pubblicitari formulati in modo da ingenerare nei consumatori il convincimento di poter ottenere notevoli risparmi (“fino a 500 euro”) e di acquistare il “miglior prodotto”. Spesso dichiarano di confrontare le “migliori” imprese o i “migliori” prodotti. Non indicano tuttavia i criteri di valutazione delle imprese e dei prodotti né le basi di calcolo del risparmio promesso.
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4. La polizza più economica può non essere la più adeguata alle proprie esigenze assicurative. La comparazione è oggi basata esclusivamente sul prezzo della polizza e non tiene conto delle condizioni contrattuali, ad esempio massimali di garanzia, franchigie, diritti di rivalsa, esclusioni e limitazioni della copertura. Risultano comparati prodotti con clausole diverse come, ad esempio, la c.d. “guida esclusiva” (che limita la guida ad un solo conducente) o la c.d. “guida libera” (che non ha questa limitazione). Occorre valutare attentamente se le polizze presentate dal sito sono adatte alle proprieesigenze.5. E’ pratica diffusa dei siti abbinare alla garanzia r.c. auto coperture accessorie non richieste dal consumatore, costringendolo a deselezionarle in un momento successivo. Ciò può essere motivato dal fatto che le imprese di assicurazione partner in genere riconoscono ai siti, in caso di abbinamento, ulteriori provvigioni.